WRAPPED… 
OMAGGIO
A CHRISTO E LA ‘LAND ART’
Recentemente si è
tornato a parlare di ‘Land Art’ con la notizia della scomparsa del grande
artista contemporaneo Christo Vladimirov (Gabrovo, 13/06/1935-New York, 2020). La
testata Artribune lo ha definito l’«artista
che impacchettava il mondo». Il suo prossimo progetto sarebbe
stato a Parigi l’Arc de Triomphe wrapped,
ossia l’Arco di Trionfo impacchettato (sarà comunque realizzato nel periodo
18/09-03/10/2021 dalla sua fondazione). Anche in Italia ha lasciato un’impronta
sul paesaggio: di lui ricordiamo sicuramente l’installazione artistica del 2016
The Floating Piers, la passerella che
ha permesso di camminare per sedici giorni sul Lago d’Iseo.
La storia di Christo è quella di uno studente bulgaro dell’Accademia
di Sofia negli anni Cinquanta, che per sfuggire alla repressione del regime
comunista inizia a spostarsi con viaggi di fortuna (nascosto in un camion
diretto in Austria) prima a Praga, poi a Vienna, Ginevra, per trasferirsi
infine a Parigi nel 1958. Nella Ville Lumière si mantiene realizzando ritratti
firmati col nome di “Javacheff”; il destino vuole che lui dipinga il ritratto di
famiglia e conosca così Jeanne-Claude Denat, che diventerà sua compagna di vita
e di lavoro (tutte le loro opere saranno sotto il nome di Christo e Jeanne
Claude, ossia un progetto artistico comune durato fino alla morte di lei nel
2009).
Appartenente alla corrente del Nouveau Réalisme, Christo ha iniziato firmandosi artisticamente
come “Christo” con les objects emballés,
ossia impacchettando oggetti di uso comune (mobili, bottiglie, lattine) con
teli di plastica e corde. A partire dagli
anni Sessanta Christo e Jeanne Claude sono diventati esponenti della Land Art (=arte della terra) e hanno
iniziato a realizzare i loro progetti, in genere opere gigantesche,
intervenendo sui monumenti, palazzi sino ad interi paesaggi, che venivano
letteralmente “impacchettati” con la tecnica dell’empaquetage. La caratteristica
comune di tutte le sue opere è quello di essere temporanee (“Io, Christo, faccio e distruggo opere
milionarie. Ma non cercate simboli: godetevi il paesaggio”), autofinanziate (con la vendita dei
disegni preparatori) per mantenere la libertà di azione ed impacchettate con
drappeggi colorati (solitamente teli ottenuti con materiali di riciclo e a loro
volta riciclabili).
Qual è allora il messaggio voluto dall’artista
impacchettando con l’arte? Come nella società del consumismo e delle cose
facilmente acquistabili, gli uomini potevano facilmente mettere oggetti nel
carrello, così l’artista che impacchetta la realtà (da opere pubbliche come il Pont Neuf di Parigi alla sede del
Parlamento-Reichstag di Berlino, ma anche scenari naturali) vuole lanciare un messaggio
provocatorio ed una critica all'uomo che crede di poter possedere tutto.
Ripercorriamo
le opere più straordinarie di Christo e Jeanne Claude attraverso queste
immagini:
![]() |
Wrapped Coast, Little Bay, Sydney(1968-69) |
![]() |
Valley Curtain, Rifle, Colorado(1970-72) |
![]() |
Wrapped Reichtstag, Berlino (24/06/1995) |
https://christojeanneclaude.net/ (sito ufficiale
dell’artista Christo e di Jeanne Claude)
https://www.instagram.com/p/CA3QiKxACom/ (Instagram
ufficiale dell’artista)
https://www.youtube.com/watch?v=nfDGK_WSFro (intervista “Meet the Artists”: Surrounded Islands,
Christo and Jeanne-Claude)
LAND
ART IN ITALIA
LAND
ART AI TEMPI DEL CORONAVIRUS:
Uniti verso un nuovo orizzonte
26/04/2020: Beyond Crisis (=Oltre la crisi) dell’artista francese Guillaume
Legros (=Saype), Leysin, Alpi Svizzere.
Messaggio dell’artista dalla sua pagina Facebook: https://it-it.facebook.com/saypeartiste/: «During these times of
pandemic, a majority of the world population is confined. Although we are all
affected, we live different challenges or struggles and I choose to paint this
fresco entitled "BEYOND CRISIS" close to home to share with you an
optimistic message and a breath of fresh air» 

#Saype #LandArt #Landscape #AerialPhotography #Love #Art
(“Durante questi tempi di pandemia, la
maggioranza della popolazione mondiale è confinata. Sebbene siamo tutti colpiti, affrontiamo
ciascuno in maniera diversa le sfide o le battaglie. Io ho scelto di dipingere
questa opera dal titolo ‘Beyond Crisis’, vicino casa, per condividere con voi
un messaggio ottimistico e un respiro di aria fresca”)
Prof.ssa M.
Marzarotto (su gentile suggerimento della prof.ssa A. Stivale)
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